Conta ancora avere una laurea alla luce dei dati catastrofici provenienti dal mondo dell’occupazione, oggi? Non abbiamo nessun dubbio in proposito: la risposta è sì. Sì perché una preparazione qualificata è ancora e sarà sempre più richiesta.
Nonostante ciò il numero di giovani iscritti all’università è in netto calo: i diciannovenni che si iscrivono sono solo il 29% dei coetanei, fra i 25-34enni italiani abbiamo il 20% dei laureati contro il 37% dei Paesi Ocse. Il perché lo conosciamo da tempo: diminuiscono le nascite (siamo al -38% dal 1984 ad oggi), diminuisce la credibilità delle università italiane, diminuiscono i redditi o la potenzialità di spesa delle famiglie italiane e affrontare i costi universitari diventa sempre più difficile. Per rendere più appetibile il mondo universitario bisognerebbe trovare sponsor adeguati agli indirizzi, che possano, nell’interesse proprio e della comunità, sostenere i costi della formazione dei giovani.
E’ vero che i laureati trovano più facilmente occupazione e guadagnano di più rispetto ai diplomati ma ciò vale per alcune tipologie di laurea, per alcune aree geografiche e dipende dalla ricchezza ed adeguatezza del piano di studio. Insomma, oggi la sola laurea non basta più: occorre una buona conoscenza di una o più lingue straniere, uno o più stages di lavoro, specializzazioni. Per evitare di frequentare corsi extra-universitari, con spese aggiuntive per gli studenti, bisognerebbe che le università migliorino o integrino i piani di studio con attività e materie più inerenti al mondo del lavoro. La soluzione possibile sarebbe avere a disposizione un Osservatorio sul mondo dell’occupazione che sottoponga le università italiane ad aggiornamenti virtuosi.
Prima di aspettare questi miracolosi cambiamenti, cosa può fare oggi un giovane neolaureato per trovare lavoro?
Saper scrivere un buon curriculum, innanzitutto. Conforme all’Europass Curriculum Vitae, un modello standardizzato di cv che consente, in modo facile e immediato, di comunicare le proprie competenze e qualifiche. Sarebbe bene prepararne anche uno in inglese e impostarlo nel migliore dei modi.
Come? Con una bella grafica, lineare e accattivante. Con una foto professionale che vi ritrae nella migliore delle vostre espressioni. Con esperienze, titoli e obiettivi in bell’evidenza e in sintonia con il profilo dell’azienda destinataria. Non eccessivamente lungo (max 3 pagine), accompagnato (COSA IMPORTANTISSIMA!) da una lettera di presentazione che parli della vostra passione.
L’importante è strappare un appuntamento di lavoro, il famoso colloquio per il quale dovrete prepararvi puntualmente. Innanzitutto, raccogliete informazioni sull’azienda, fatevi trovare preparati. Ricordatevi ogni passaggio della vostra lettera di presentazione e del vostro cv (portatene alcune copie con voi). Esercitatevi a parlare davanti a uno specchio o a un amico per una valutazione preliminare esterna. Vestitevi in maniera sobria e fate in modo che colori e stile rispecchino il vostro modo di essere.